Molte sono le metafore e i simboli che normalmente si associano all'elefante, alcune entrate a buon diritto nelle banalità del senso comune, come la memoria, l'intelligenza, o la possanza. Probabilmente è però come messaggio beneaugurante che questa figura viene vissuta nel quotidiano, sotto forma di statuetta, o di peluche con la proboscide alzata, a marcare un senso di protezione per il destinatario.
Nell'opera di Aalis tutto questo compare e scompare, si afferma senza bisogno di messaggi esplicativi, se non quello dato, ancora una volta, dal colore, dai colori della vita, che si mischiano e si fondono in un unicum ricco di passione, in contrapposizione con il nero, la vita quotidiana, che, senza passione, perde di significato. Tutto questo, rivolto allo sguardo ora attento ora distratto dell'osservatore, quasi che, indipendentemente dal suo giudizio, lo si voglia introdurre nel mondo dei sentimenti più ricchi, e quindi più immediati. Ben lungi da qualsiasi superfluo intellettualismo, i colori che definiscono la figura dell'animale affermano che l'unica via che ci è concessa è la strada del vivere con il cuore, sicuri che ogni buca e ogni possibile deviazione sarà facilmente vinta con la forza e la determinazione di questa creatura, lenta ma forte e, soprattutto, perseverante e dignitosa.
Marco Corsini
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60 x 80 cm |
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60 x 80 cm |
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60 x 80 cm |
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70 x 100 cm |
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50 x 100 cm |
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50 x 100 cm |
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50 x 100 cm |
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60 x 80 cm |