Aalis, con un
linguaggio espressivo molto refenzialista, mette in “essere” la centralità
dell’Amore e della sua forza. La sua opera suggerisce una vastità di passioni
entro cui l’Amore agisce; si tratta di sentimenti forti, che pur nella forma di
una dolorosa lacerazione, sfociano in un messaggio nel complesso positivo.
Perché sono le piccole cose che riempiono la vita, gesti semplici e naturali,
per molti apparentemente insignificanti, ma che in realtà sono il cuore pulsante
della vita, elementi paradigmatici di un percorso dominato dal “sentimento” e
dal “vitalismo”, ben più che dalla “ragione”. Gli elementi estetici
predominanti nascono dalla contrapposizione tra ”scuri” e “colori”: tra la
ripetizione della vita quotidiana ed un’irresistibile attrazione verso quanto
di più positivo e ricco si possa desiderare. Il nero però non è inteso come
simbolo di negatività o di crisi, piuttosto è il “nulla” del non rischiare, del
quieto vivere, del prendere posizione, del lasciarsi condurre dall’inerzia di
un’esistenza involuta, passiva. L’artista vuole esprimere un’energia fatta di
una forza indescrivibile, che rappresenta l’essere più profondo. Arrivare al
colore quindi, è un percorso per cambiare punto di osservazione e scoprire
che il “reale” è si razionale, ma è anche un corpo opaco che non brilla di luce
propria.
Marco Corsini
Marco Corsini
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